La scommessa di Filippo De Laurentiis
Spazio Effimero è il primo monobrand a Milano la prova generale per il decollo
Solo qui e ora, ma per sempre. Sono le parole d'ordine della filosofia di Spazio Effimero, il primo monobrand che sarà aperto solo per sei mesi a Milano, da ottobre, di Filippo De Laurentiis, che celebra i capi di maglieria, che ricordano una moda senza tempo. Gioca sugli opposti il suo fondatore Filippo Ferrante, che ha preferito il cognome della madre per il brand, e continua a stupire con nomi e parole: «Ho scelto Spazio Effimero, è un nome per raccontare in modo poetico un prodotto timeless - spiega Filippo Ferrante - per noi è una specie di prova generale prima di aprirne altri a partire dal 2025; qui mettiamo al centro il prodotto che dura nel tempo, mentre lo spazio che lo espone è effimero».
Laureato in ingegneria gestionale, Filippo Ferrante è nato in una famiglia che si è sempre dedicata alla maglieria nell'azienda di Pescara, Ferrante Brands srl e nel 2013 ha deciso di creare il suo brand, Filippo De Laurentiis, prendendo appunto il cognome della madre: «Mia madre è una presenza importante in azienda, estremamente attenta ai numeri - e continua - io ho cominciato a lavorare spinto da un sano romanticismo, ho capito che bisognava dare identità a quella maglieria, era finito il tempo del fare tutto, ho preferito il principio less is more, fare meno per essere più selettivo e coerente nelle scelte, cercando sempre l'eccellenza».
Il brand oggi si riconosce per quell'insieme fatto da materiali pregiati, come cashmere, seta, alpaca e-yak, uniti a artigianalità e tecnologia: «Privilegiamo la tinta unita, facciamo molta ricerca per i colori e per i tessuti, abbiamo creato una polo di cashmere e seta garzata, al tatto leggermente elasticizzata, che unisce il piacere di essere indossata al lusso dei filati. Un filo nato per la donna e che è cresciuto molto con l'uomo».
Proprio nel 2013 il brand è partito con l'uomo, poi nel 2022 è entrata la donna: «Copre solo il 10% della nostra produzione, diciamo che la donna ha bisogno di novità, l'uomo, quando ti sceglie, è più fedele». Oggi il brand ha circa 500 clienti nel mondo, 250 in Italia: «Esportiamo il 45%, siamo concentrati in poche zone, tra queste Germania, Austria, Svizzera, Benelux, Giappone e in futuro pensiamo agli Usa».
Da fine luglio il 51% è stato venduto al Made in Italy Fund di Quadrivio & Pambianco: «Siamo cresciuti molto in pochi anni, abbiamo sentito la necessità di strutturarci, nel 2020 abbiamo fatturato 6,5 milioni di euro, nel 2021 9 milioni, nel 2022 12,5 milioni, nel 2023 17 milioni, siamo riusciti a creare un prodotto forte, essenziale, apprezzato dal mercato e quest'anno contiamo di crescere di un 10%. L'e-commerce entro tre anni dovrà coprire il 10% del fatturato». «ll mio sogno - conclude - è di interpretare tutte le declinazioni possibili della maglieria con il nostro stile e, in futuro, forse pensare al total look».