20.01.2024

PERCHÉ IL PRIVATE EQUITY TORNERÀ A CORRERE NEL 2024

Investire Magazine
PRESS REVIEW

L’ATTIVITÀ DI RACCOLTA, INVESTIMENTO E DISINVESTIMENTO? QUEST’ANNO CRESCERÀ PER 10 MOTIVI

Si chiude un anno che tutto sommato per l’economia è stato migliore delle attese con le quali era cominciato. Infatti le previsioni di inizio 2023 erano piuttosto fosche, con una elevata probabilità di recessione, inflazione e tassi di interesse ai massimi degli ultimi due decenni, costi delle materie prime e della logistica cresciuti esponenzialmente.

Nel corso dell’anno, nonostante il conflitto israele-palestinese si sia aggiunto a quello russo-ucraino, le economie occidentali hanno tenuto meglio del previsto e soprattutto non vi sono stati in generale (salvo alcuni settori maggiormente colpiti) rallentamenti così significativi della domanda, né lato consumer né su quello B2B. Per contro, l’attività di M&A, e di conseguenza anche quella del private equity, si è molto rallentata nel corso dell’anno, proprio per l’incertezza che ha caratterizzato gli ultimi dodici mesi. Vi sono però numerosi motivi per ritenere che nel 2024 l’attività di raccolta, investimento e disinvestimento del private equity tornerà a correre, dopo un periodo di “stabilizzazione”, analizziamo i principali.

INFLAZIONE IN CALO

I dati degli ultimi mesi, seppure debbano essere confermati dalle prossime rilevazioni, denotano sia in Europa che negli Stati Uniti un forte rallentamento dell’inflazione. Questo non potrà che facilitare una crescita dei consumi che è stata impattata dall’erosione del potere d’acquisto. Rallentamento che peraltro si è maggiormente concentrato sui prodotti più mass market e molto meno sui prodotti “luxury” & "affordable luxury”.

RIDUZIONE DEI TASSI DI INTERESSE

Se l’inflazione dovesse effettivamente tornare nel 2024 a valori “nella norma”, le recenti dichiarazioni di riduzione dei tassi di interesse da parte delle banche centrali avrebbero maggior probabilità di realizzarsi, ed anche in maniera più rapida di quanto finora annunciato. Gli elevati tassi di interesse negli ultimi 18 mesi hanno condizionato meno l’attività dei fondi di private equity “mid-market” che non sono soliti avere livelli di leva molto elevata, molto più hanno invece avuto un impatto sui fondi di grande dimensione, che spesso rappresentano una importante fonte di exit per le operazioni dei fondi mid-market. Tassi più bassi faciliteranno indubbiamente le exit di questi fondi verso quelli di maggiore dimensione.