Quadrivio e Fedegroup, i format nell'hôtellerie
L'attenzione di Quadrivio Group, verso il comparto del food&beverage si è concretizzata attraverso la nascita di Made in Italy Fund I e II, con il primo che ha in portfolio la holding del vino Prosit e l'e-commerce Xtrawine, ma non solo. Attraverso il veicolo di investimento Industry 4.0 Fund, il gruppo, che ha come mission la trasformazione delle Pmi in piccole multinazionali, ha acquisito nel 2019 la maggioranza di Fedegroup, società leader nella ristorazione all'interno degli hotel, dando il via a un piano di crescita inizialmente bloccato dalla pandemia, per poi essere rilanciato con acquisizioni come quelle del format ristorazione Golocious, dei brand Beassato, entrato la scorsa estate anche nel mondo beach in collaborazione con Stella Maris beach club a Sottomarina (Venezia), Nabucco e più recentemente di Artisti del Vegetariano.
"L'Horeca rimane un focus di investimento per i fondi gestiti e promossi da Quadrivio Group, sempre attento sia ai format di ristorazione sia, più in generale, al settore dell'hospitality", racconta Pietro Paparoni, Investiment director del gruppo. "Un'attenzione - prosegue - dovuta anche al fatto che il segmento food&beverage è un target di investimento intersezionale rispetto ai fondi specializzati di Quadrivio Group: è parte dell'Industry 4.0 ma anche di Lifestyle Fund, Made in Italy e Silver Economy. Il comparto del fuori casa è stato duramente colpito dalla pandemia da Covid-19, con chiusure forzate, restrizioni sanitarie e una riduzione significativa del turismo e delle attività sociali. Ciò nonostante, è un settore che ha dimostrato una notevole resilienza e la capacità di una ripresa veloce, tanto da continuare a essere di interesse primario per gli investitori.
Ora le attese di Quadrivio sono legate a una normalizzazione dei flussi turistici: un punto cruciale perchè una maggiore stabilità permette una pianificazione più accurata e mirata. "La volatilità degli ultimi anni ha reso difficile prevedere le tendenze di lungo periodo, ma il ritorno a una maggiore regolarità offre l'opportunità di programmare investimenti più solidi e sostenibili. Nei prossimi 12-24 mesi sarà quindi possibile sfruttare questa stabilità per rafforzare ulteriormente la nostra presenza nel settore, puntando su format innovativi e strategie di crescita a lungo termine", rimarca Paparoni. A livello strategico, Quadrivio opera attraverso il Lifestyle Fund per investire su brand e operatori retail, cluster al cui interno rientrano anche tutti gli operatori della ristorazione retail e dell'hôtellerie, per supportare le aziende che operano nell'ospitalità e nel commercio al dettaglio attraverso il miglioramento della qualità dell'esperienza offerta al cliente finale e sfruttando il potenziale di marchi forti e bene posizionati nel mercato.
Il fondo Industry 4.0 ha invece come settori di riferimento le aziende b2b, tra cui rientrano quelle produttrici e quelle di servizi, come ad esempio Fedegroup. "Qui Quadrivio Group è in grado di intervenire non solo nella parte più visibile della filiera, ma anche a monte, migliorando l'efficienza e l'innovazione dei processi produttivi e di fornitura. Un approccio che consente di ottimizzare la catena del valore, aumentando la competitività delle aziende supportate", rimarca il direttore degli investimenti. E l'integrazione tra i fondi Lifestyle e Industry 4.0 crea una sinergia vincente. "Da un lato, il fondo Lifestyle si concentra sull'espansione e valorizzazione dei brand, supportando aziende che sono già ben posizionate nel mercato Horeca e retail. Dall'altro il fondo Industry 4.0 investe nelle infrastrutture e nei processi che consentono a tali brand di crescere e operare in modo più efficiente.
Questa doppia focalizzazione permette di affrontare i bisogni di tutta la filiera Horeca, creando un ecosistema integrato dove sia la domanda (catene Horeca) sia l'offerta (fornitori) beneficiano di un miglioramento continuo in termini di efficienza, innovazione e valore aggiunto".
Quali sono i potenziali obiettivi di Quadrivio in quest'ambito? "Sono i format che, indipendentemente dalla tipologia di prodotto, riescono a crescere non solo in Italia ma anche all'estero, dimostrando la loro replicabilità in geografie e contesti differenti, caratteristica che rende un investimento un "unicorno". Questo tipo di scalabilità richiede che il modello di business sia adattabile senza perdere la qualità del prodotto o l'identità del marchio. Ad esempio, format come le catene di pizzerie o di casual dining che mantengono una forte identità italiana, ma riescono anche a rispondere alle esigenze e preferenze di consumatori in Paesi diversi, diventano un'opportunità di investimento unica".
Tale approccio, aggiunge Paparoni, si adatta perfettamente a una strategia di m&a che mira non solo a consolidare il mercato interno, ma anche ad aprire nuove aree di crescita all'estero, aumentando così il valore complessivo dell'azienda. "La ristorazione italiana, soprattutto nelle categorie più legate alla tradizione come le pizzerie, le pasticcerie e i format di bakery, ha un grande vantaggio competitivo grazie al richiamo del made in Italy. Questo concetto non è solo un'etichetta, ma una garanzia di qualità, autenticità e unicità che viene percepita in tutto il mondo. Investire in un format che possa sfruttare il fascino globale della cucina italiana aumenta significativamente il potenziale di crescita all'estero. Le operazioni di m&a continueranno a giocare un ruolo cruciale nel consolidamento e nella crescita del settore, facilitando l'espansione di brand vincenti su scala mondiale". E le sfide che il settore della ristorazione dovrà affrontare sono molteplici e intrecciate.
"A breve termine, la gestione delle risorse umane e la formazione saranno cruciali per rispondere alle esigenze di un mercato in ripresa dopo la pandemia. A medio e lungo termine, la capacità di innovare, adottare nuove tecnologie, promuovere la sostenibilità e rispondere ai cambiamenti demografici saranno elementi chiave per garantire la competitività e la crescita del settore".